investitore

Dopo l'ultima crisi del 2001, causata da decenni di gestione politica basata sulla corruzione, sull'illegalità ed anche, a dire il vero, dall'avarizia di molti imprenditori poco attenti alle esigenze di dignitosa sopravvivenza del proprio personale (Il perchè della crisi) l'Argentina, a partire dal Maggio del 2003 quando venne eletto nuovo Presidente della Repubblica Nestor Kirchner, ha ripreso il suo cammino per raggiungere il posto che merita nel ristretto numero delle Grandi Potenze.

L'industria, i servizi, le comunicazioni, il commercio sono in pieno sviluppo. Lo dimostra, con i fatti e non a parole, la circostanza che proprio la disastrata argentina, con la classe media eliminata nel 2001 quando senza avviso venne meno la parità del Pesos con il Dollaro USA (da 1=1 a 1=0,33), caso quasi unico di questi tempi, a soli poco più di due anni e mezzo dalla elezione del Nuovo Governo, ha restituito anticipatamente al F.M.I. tutti i debiti contratti dai precedenti Governi. Questo dimostra che quando c'è la volontà politica e l'interesse del Governo a lavorare per il bene del suo popolo, anche i miracoli sono resi possibili

Le possibilità che offre la Nuova Argentina sono tantissime, soprattutto per gli italiani. Nessuna nostalgia perchè in questo immenso Paese è come stare in casa, a volte anzi ancora meglio perchè si ritrovano in molte comunità insediate nelle 23 Province Argentine, le tradizioni della civiltà contadina ormai in via di estinzione, i principi ed i valori una volta tanto importanti ora in disuso, città stupende e ricche di stimoli culturali e ovunque gente disponibile ed accogliente.

La promozione del commercio e degli investimenti italiani in Argentina é gestito insieme all’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE), il cui ufficio è accreditato a tal fine presso il Ministero degli Affari Esteri argentino come parte dell’Ambasciata stessa. 

In linea generale, l’ICE si occupa di favorire l’inserimento delle imprese italiane nel mercato locale, anche attraverso rapporti con le imprese argentine, e l’Ambasciata delle relazioni istituzionali con le autorità argentine, a tutela delle aziende italiane. 

L’Ambasciata cura direttamente le relazioni con le competenti autorità argentine e predispone relazioni per le autorità italiane sulla situazione economica in Argentina. 

Nel quadro dei rapporti tra imprese, occorre citare anche il lavoro svolto dalle quattro Camere di commercio italiane, ufficialmente riconosciute, operanti in Argentina, che hanno sede a Buenos Aires, Rosario, Córdoba e Mendoza. Le Camere sono entità private di diritto argentino che ricevono contributi dallo stato italiano per le attività che svolgono per il miglioramento dei rapporti bilaterali.

Per la Cooperazione allo Sviluppo, l’Ambasciata si avvale di un’Unità Tecnica Locale (UTL), che si dedica specificamente ai progetti di cooperazione attraverso il lavoro in comune, la reciproca disponibilità, frequenti incontri, la massima trasparenza su obiettivi e strumenti. Lo scopo è agire in sinergia, trovando le giuste forme di coordinamento, con il fine condiviso, ogni ufficio nell’ambito delle proprie competenze e specifiche attitudini, di favorire l’inserimento delle imprese italiane nel mercato argentino.
A seguito della crisi, molte regioni italiane, soprattutto quelle da dove sono partiti più emigrati per l’Argentina, si sono interessate molto all’Argentina operando in un primo tempo soprattutto nel campo dell’assistenza. Ora stanno arricchendo il proprio impegno con attività di cooperazione e nell’area economico-commerciale.

Quel che fanno e quel che possono fare le Regioni è molto importante, proprio per lo stretto e diretto rapporto con il territorio e con l’imprenditoria italiana piccola e media. Inoltre, possono utilizzare, come utile strumento di avvicinamento tra le imprese dei due Paesi, anche i rapporti sviluppati con le associazioni di corregionali esistenti in Argentina. 
I settori potenzialmente interessanti sono tanti: solo per citarne alcuni, l’agro-industria, con particolare attenzione per le produzioni biologiche, la lavorazione del legno, l’industria tessile, il turismo, la pesca, i minerali non ferrosi, come il marco e il granito. 
La comunità italiana e gli imprenditori di origine italiana hanno un ruolo fondamentale, perché possono contribuire a spiegare l’Argentina agli imprenditori italiani interessati a questo Paese, facilitando così le relazioni tra i due mondi imprenditoriali. 
Le imprese italiane, sia grandi che piccole, in linea generale, sono rimaste in Argentina, mostrando un vero impegno di lungo periodo verso questo Paese, ed oggi, con la ripresa economica, si stanno giovando di tale scelta. Si registra altresì, nell’ultimo periodo, l’arrivo di qualche nuova impresa italiana, anche in settori non tradizionali, come ad esempio quello dell’ambiente. La sfida dell’Argentina oggi é creare un clima favorevole agli investimenti, è convincere gli imprenditori che il Paese si è incamminato su una strada stabile di crescita economica e che quindi investire in Argentina conviene. 
In linee generale, è opinione comune che gli argentini abbiano un ottimo livello culturale e rilevanti capacità di lavoro ed apprendimento. Inoltre la qualità della mano d’opera é un fattore positivo, anche se occorre effettuare uno sforzo, peraltro già in corso da parte delle competenti autorità, in materia di formazione professionale, per rivitalizzare in molti mestieri una solida tradizione, entrata in parte in crisi nello scorso decennio.